A Vitorchiano il motivo principale di questa situazione è che due pozzi storici (denominati “Trucca 1” e “Trucca 2”), che solitamente garantivano insieme una portata di circa 9 litri al secondo, nel giro di poche settimane hanno ridotto la loro capacità a soli 3 litri al secondo complessivi. Per tale motivo, così come già avviene anche in altri centri del comprensorio dei Monti Cimini, una parte dell’acqua potabile viene rifornita da Talete SPA con autobotti e versata direttamente nei bottini (per evitare il loro completo svuotamento). Anche la sorgente storica montana che contribuiva al fabbisogno del nostro territorio con alcuni litri al secondo di portata e storicamente attiva, in questi giorni è di fatto asciutta.
LA SITUAZIONE IDRICA DI QUESTA ESTATE 2024 È SICURAMENTE CRITICA. In tutto il comprensorio dei Monti Cimini le falde acquifere sono rapidamente calate riducendo le portate immesse in rete.
In queste settimane di giugno i livelli dei bottini di Vitorchiano non riescono più a raggiungere il massimo livello e per tale motivo le abitazioni posizionate nei punti più alti del territorio (ed in particolare ai piani più alti) soffrono un forte calo di pressione. Nei momenti di maggior prelievo, a cui fa seguito un temporaneo ma ulteriore calo dei livelli nei bottini, il flusso si riduce purtroppo ulteriormente.
A Vitorchiano IL MOTIVO PRINCIPALE DI QUESTA SITUAZIONE È CHE DUE POZZI STORICI (denominati “Trucca 1” e “Trucca 2”), che solitamente garantivano insieme una portata di circa 9 litri al secondo, nel giro di poche settimane HANNO RIDOTTO LA LORO CAPACITÀ A SOLI 3 litri al secondo COMPLESSIVI. Per tale motivo, così come già avviene anche in altri centri del comprensorio dei Monti Cimini, UNA PARTE DELL’ACQUA POTABILE VIENE RIFORNITA DA TALETE SPA CON AUTOBOTTI E VERSATA DIRETTAMENTE NEI BOTTINI (per evitare il loro completo svuotamento).
ANCHE LA SORGENTE STORICA MONTANA che contribuiva al fabbisogno del nostro territorio con alcuni litri al secondo di portata e storicamente attiva, IN QUESTI GIORNI È DI FATTO ASCIUTTA.
La conseguenza è che L’ACQUA CHE VIENE POMPATA DAL SOTTOSUOLO ED IMMESSA IN RETE, in particolare in alcune fasce orarie, NON SODDISFA PIÙ LA RICHIESTA COMPLESSIVA DELLE UTENZE nonostante le altre stazioni di sollevamento, con punti di prelievo posizionati ad oltre 200 metri di profondità, stiano mantenendo un regime di funzionamento regolare.
TALETE STA GIÀ LAVORANDO PER UN NUOVO POZZO e in autunno procederà anche all’approfondimento dei due che hanno manifestato cali di portata (attività che potrà però esser fatta solo in autunno per non fermarli e bloccarli del tutto). Lavori e investimenti necessari per riguadagnare litri preziosi.
In queste settimane TALETE VIENE CONTATTATA QUOTIDIANAMENTE per avere informazioni aggiornate, per sollecitarla ad eseguire le attività manutentive di riparazioni ed attuare investimenti il più rapidamente possibile. In tal senso la società ci ha informati che è stato completata l’installazione di un sistema di monitoraggio puntale con l’ausilio del quale è possibile tarare meglio valvole e saracinesche della rete per dosare al meglio i litri realmente a disposizione.
Negli ultimi giorni la società stessa ha finalmente provveduto alla riparazione della quasi totalità delle rotture visibili (alcune in atto da diversi giorni), riparazioni che saranno completate nei prossimi giorni. È però indispensabile l’aiuto di tutti per:
▪️limitare i consumi,
▪️non utilizzare l’acqua potabile per scopi diversi (e ad esempio vietato infatti annaffiare orti e giardini);
▪️segnalare prontamente una perdita o un guasto al numero verde dedicato.
LA SITUAZIONE È COMPLESSA E DELICATA E NON VA ASSOLUTAMENTE SOTTOVALUTATA, SEMPLIFICATA NE’ TANTOMENO STRUMENTALIZZATA.